Quando i capelli perdono vigore, agire dall’esterno non basta: serve un sostegno più profondo

i capelli sono la carta d’identità del tuo stato di salute, ma riflettono anche le tue emozioni: reagiscono in modo positivo agli ormoni della felicità come pure all’ansia, alla rabbia e allo stress, che mandano in circolo dosi massicce di adrenalina e indeboliscono le radici.

Inoltre i capelli, registrano i cambiamenti metabolici che si verificano quando cambi dieta, ti ammali o ti stanchi più del dovuto. E reagiscono anche ai mutamenti cui va incontro il corpo alle diverse età. Se dunque all’improvviso i tuoi capelli diventano meno corposi o inizi a perderli, significa che ti stanno chiedendo aiuto.

Per rigenerarli, devi agire con una strategia “in & out”, che li protegga dall’interno e contemporaneamente dall’esterno: solo così potrai fornire alle tue chiome tutte le sostanze utili per nutrirle e ripararle.

Ciclo di vita del capello

Ogni capello rimane sulla tua testa per circa 6-7 anni. Durante questo tempo, circa l’85-90% della capigliatura è in crescita: è la fase chiamata anagen, che comprende il percorso che va dalla maturazione del follicolo all’allungamento del capello, al ritmo di circa un centimetro al mese. Il restante 10-15% della chioma, invece, si trova nella fase telogen, e cioè alla fine del suo ciclo vitale. Il capello non cresce ma per qualche mese resta agganciato al cuoio capelluto; poi, bastano una spazzolata più energica del solito o un movimento brusco sul cuscino di notte per farlo cadere Il calo degli estrogeni li rende più deboli. Perdere fino a un centinaio di capelli al giorno è del tutto normale, perché ogni volta che un capello cade, c’è già un nuovo follicolo pronto a sostituirlo. Il processo di ricambio con l’avanzare dell’età si fa però più discontinuo. Questo succede perché già intorno ai 40 anni nella donna inizia a ridursi il principale fattore di protezione dei capelli: gli ormoni femminili. «Gli estrogeni favoriscono l’idratazione delle cellule e la secrezione di sebo sul cuoio capelluto. Perciò, quando si riducono, il capello si sfibra e cade con facilità».

Per limitare gli effetti del down ormonale legato al climaterio «bisogna integrare il ferro e il magnesio, minerali indispensabili per la sintesi della cheratina (la proteina che compone le squame del capello, ndr) e alla crescita del fusto». Importante è poi il silicio, indispensabile per costruire il collagene che forma i vasi sanguigni del cuoio capelluto e per conservare chiome elastiche e vigorose.

Gli integratori

Alla mattina

Il succo d’ortica rivitalizza i fusti e le radici e stimola la ricrescita L’indebolimento e la perdita dei capelli sono spesso causati da una carenza di ferro, che nutre il follicolo e la radice: se manca, il ciclo di crescita del capello può essere rallentato o compromesso. Per integrare il ferro è perfetto il succo d’ortica (lo trovi già pronto in erboristeria). L’ortica contiene anche magnesio, l’altro minerale necessario per costruire la cheratina. Per cicli di 1-2 mesi, la mattina prima di colazione bevi un cucchiaio di succo d’ortica diluito in un bicchiere d’acqua col succo di mezzo limone: la vitamina C dell’agrume migliora l’assorbimento del ferro.

Alla sera

Il silicio elimina le doppie punte e rende più corposi i capelli fini Dopo i 40 anni, e in particolare se segui una dieta ricca di cibi industriali o se esageri con carne, salumi, latticini e zucchero bianco, il tuo corpo tenderà a impoverirsi di silicio; per questo, mentre fai la cura con l’ortica, per 1-2 mesi procurati un integratore a base di silicio organico e prendine un cucchiaino da tè alla sera, sciogliendolo in un bicchiere d’acqua. Il silicio esiste anche in compresse: ne basta sempre una alla sera, con un po’ d’acqua. Ha anche un’ottima azione antiage: per cui, oltre a rinforzare i capelli, renderà anche più compatta ed elastica la pelle.

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